Venerdì sera, nella cornice delle cantine D’Uva, si è concluso formalmente il primo corso della “Scuola del gusto”, con la consegna degli attestati di partecipazione alla presenza del Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico “San Pardo” di Larino, il Prof. Paolo Antonio Santella, e il Presidente del Consiglio Comunale di Larino, Michele Di Carlantonio. “Un Molise divino”, il tema trattato nell’anno scolastico che sta volgendo al termine, ha sviluppato in maniera organica, attraverso un approccio multidisciplinare, tutti gli aspetti riguardanti la filiera vitivinicola in Molise, dall’antropologia al marketing, passando per l’agronomia e la tecnica enologica, fino all’analisi sensoriale e all’approccio salutistico-nutrizionale per un consumo consapevole.
Al corso sono stati portati professionalità e contributi scientifici di primissimo livello, sia riguardanti l’Associazione ex-Allievi dell’Istituto Agrario, che ha affiancato la Scuola nella promozione dell’iniziativa, che di docenti universitari, liberi professionisti e uomini di cultura. “Lo sviluppo del percorso formativo, rivolto a studenti e a gente comune”, come affermato da Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore del progetto, “è stato straordinario in termini di adesioni e riscontri, avvicinando i corsisti alle realtà produttive regionali, attraverso la conoscenza del territorio e delle sue risorse storico-culturali e ambientali, in particolar modo la Tintilia, cercando di individuarne i punti di forza e la strategia di promozione”. Durante la serata, prima della degustazione di pietanze tipiche locali accompagnate dai vini di Angelo D’Uva, presso l’agriturismo “I dolci grappoli”, parte del complesso aziendale, c’è stata la testimonianza sulla storia della vitivinicoltura in Molise, e in particolar modo sulla Tintilia, portata da Domenico Janigro, discendente della “Premiata Casa Vinicola Cav. Uff. Dott. Teodorico Janigro e del Cav. Dott. Corrado Janigro” di Montagano, come precisa orgogliosamente lo stesso. “L’azienda fu fondata nel lontano 1890 e ha rappresentato, di fatto, la storia della viticoltura e dell’enologia regionale”, chiosa Janigro, “nonché della testimonianza della Tintilia come vitigno simbolo dell’intero territorio”. Il suo vino di punta, il Sannio Rosso, a base di uve Tintilia, come puntualizza lo stesso relatore “è stato pluridecorato in alcuni dei più importanti concorsi internazionali dell’epoca, in particolare va segnalata la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1900”.
Da sinistra: Pasquale Di Lena, Rudy Rinaldi, Celeste Di Lizio e Domenico Janigro |
Da sinistra: Pasquale Gioia, Marco Tagliaferri, Maria Concetta Raimondo e Angela Cicora |
Scuola del gusto
Grande Sebastiano, senza scendere in commenti tecnici, sei troppo avanti. Finalmente quello che meriti per tutti i sacrifici che hai fatto.
RispondiEliminaChapeau
Giuseppe
Grazie, sempre troppo buono. Tutti i complimenti che ho ricevuto mi inorgogliscono e mi spingono a fare sempre meglio, anche se rimango con i piedi saldamente a terra.
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