giovedì 18 dicembre 2014

FESTEGGIAMENTI PER IL VENTENNALE DELLE CITTÀ DELL'OLIO

Il Comune di Larino festeggia i 20 anni dalla fondazione dell’Associazione Città dell’Olio con un doppio evento che si svolgerà venerdì 19 dicembre 2014, a partire dalle ore 17, presso la Sala Consiliare del Palazzo Ducale.  La manifestazione si aprirà con il convegno dal titolo Dal 1994 al 2014…Da Larino vent'anni di Futuro, e proseguirà con la proiezione e la premiazione dei cortometraggi e degli spot realizzati nell'ambito del concorso Olio in corto, organizzato in collaborazione con Molise Cinema. Il convegno porrà l’accento su tutte le attività messe in campo dell’Associazione Città dell’Olio ed offrirà l'opportunità di partecipare ad un confronto su prospettive e criticità del settore olivicolo, in un' annata come quella del 2014 caratterizzata da una consistente riduzione della produzione, anche in vista dell’importante appuntamento con EXPO 2015 a Milano. 

Locandina dell'evento
Saranno presenti: Paolo Di Laura Frattura (Presidente Regione Molise) e Vittorio Facciolla (Assessore Regionale all'agricoltura). Interverranno: Pasquale Di Lena (Primo ideatore, Fondatore e Presidente Onorario Associazione Città dell’olio), Antonio Sorbo ( Coordinatore Città dell’Olio per la Regione Molise), Enrico Lupi (Presidente Associazione Città dell’Olio) e Giovanna Lepore (Direttrice Gal Innova Plus Larino), che presenterà Innova-Medeat, il progetto che ha per obiettivo lo sviluppo di attività ed interventi integrati nel settore della cultura gastronomica, dell’educazione alimentare ed ambientale e del turismo sostenibile. La seconda parte della manifestazione, a partire dalle 19,  sarà dedicata al concorso Olio in corto, che ha coinvolto giovani film-maker provenienti da tutta Italia durante le operazioni di raccolta, molitura e trasformazione delle olive. Sei i cortometraggi in finale, che verranno proiettati a partire dalle 19: Il dono di Ilaria Jovine, Interlocutori del tempo di Salvatore Insana, Lacrime d'oro di Vincenzo De Luca, OlìO Là - Verso la realtà del Molise DOP di Manuel Rossi, Un filo d'olio di Anna Mila Stella e Un singolo giorno di Salvatore Ricciardi


Corti in concorso 
Corti in concorso 

A seguire la proclamazione dei vincitori. Verranno presentati anche due spot promozionali, realizzati dai registi Ilaria Jovine e Salvatore Insana, dedicati alla cultura ed alla produzione dell’olio, che parteciperanno al concorso Short Food Movie - EXPO2015, progetto ufficiale dell'Expo. Le riprese di Olio in corto hanno coinvolto agri, aziende e cooperative di Larino, San Martino in Pensilis, Morrone del Sannio, Campomarino, Portocannone, Provvidenti, Venafro e Poggio Sannita. Il concorso è stato ideato da Assunta D'Ermes, Assessore e vicesindaco del Comune di Larino, e realizzato in collaborazione con Molise Cinema (Salvatore Di Lalla, Cristian Ferrao, Linda Pietropaolo, Federico Pommier), in collaborazione con l'Associazione Città dell’Olio, l'Assessorato all'agricoltura della Regione Molise e Gal Innovaplus e con il partenariato di Short Food Movie - EXPO2015. La giuria del concorso è composta da: Sebastiano Di Maria, Eugenio Persico e Giacomo Ravesi.

Palazzo ducale di Larino dove si svolgerà l'evento

Al termine della serata verranno proiettati anche i cortometraggi dell'iniziativa europea Short Film Day, che celebra i giorni più brevi (19, 20 e 21 dicembre) con una selezione di corti di qualità. L'iniziativa è promossa dal Centro nazionale del cortometraggio, in collaborazione con Molise Cinema. La manifestazione  è realizzata con la collaborazione tecnica dell'associazione Corti in centro di Larino e il Centro regionale Abruzzo e Molise della Ficc.

Il programma completo:

17:00 Convegno Dal 1994 al 2014…Da Larino vent'anni di Futuro
18.30 Guida all'assaggio dell'olio a cura dell’Arsiam
19.00 Proiezione dei cortometraggi e degli spot Olio in corto
19.45 Premiazione
20.00 Esposizione, vendita e banchi d’assaggi degli oli Monocultivar Molisani

Al termine, cortometraggi di Short Film Day.

Ventennale Città dell’Olio - Concorso Olio in corto

olioincorto@molisecinema.it | 347 3482964 



lunedì 15 dicembre 2014

MOLICASEUS: TRADIZIONE, INNOVAZIONE, SVILUPPO SOSTENIBILE

Dopo una richiesta incessante da più parti, studenti, produttori e appassionati, diamo il via, da martedì 16 dicembre, alle iscrizioni al terzo percorso formativo della “Scuola del gusto” presso l’Istituto Tecnico Agrario di Larino, secondo il programma pluriennale. Dopo il successo di consensi incassati con “Un Molise divino” e “Un Molise Extra-Ordinario”, rispettivamente con lo sviluppo della filiera vitivinicola e olivicolo-olearia, che ha portato cinquanta tra studenti e appassionati, con l’interesse a cimentarsi con degustazione guidate, visite aziendali, lezioni di antropologia e marketing, di coltivazioni e consumo consapevole, tutto a costo zero - vale sempre la pena ricordarlo - si ripete il fortunato schema formativo con un’altra filiera legata alla tradizione molisana, quella lattiero-casearia. Ancora una volta il Molise e le sue straordinarie tipicità al centro dello slogan, con un richiamo alla storia, se pensiamo ai tratturi e alla transumanza, che hanno visto il Molise centro nevralgico delle autostrade verdi, con un forte richiamo alla tradizione, quindi, ma anche all'innovazione e alla sostenibilità ambientale. Il progetto “MoliCaseus”, attraverso l’articolazione del suo programma, sottoposta all'attenzione di una specifica commissione, ha ricevuto il patrocinio di Milano Expo 2015, come progetto scuola, “perché si tratta di un progetto didattico coerente con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e che contribuisce all'eredità che Expo 2015 vuole lasciare alle generazioni future”, sono queste le motivazioni addotte. Un riconoscimento importante per tutta l’attività svolta in questi ultimi anni dalla “Scuola del gusto”, nella diffusione della cultura delle produzioni agroalimentari, del paesaggio, dell’arte e dell’archeologia, nel preparare consumatori consapevoli e giovani tecnici del futuro

Istituto Agrario e per Geometri di Larino
Le attività, tra lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio e analisi sensoriali, si svolgeranno presso l’Istituto Agrario di Larino, mentre le visite aziendali riguarderanno le realtà produttive più importanti della Regione. Sarà ripresentato il consolidato schema formativo, attraverso la trattazione organica di tutti gli aspetti del settore lattiero-caseario, dalla produzione alla trasformazione, mettendo in risalto il legame con il territorio e la sua storia. Si partirà come sempre dall'aspetto storico-antropologico, passando per l’allevamento delle diverse razze e specie, sull'influenza dell’alimentazione nella composizione e sull'attitudine alla caseificazione, l’innovazione nel rispetto della sostenibilità ambientale. Sarà poi la volta della parte riguardante la microbiologia e tecnologia lattiero-casearia, all'industria dei latti alimentari, all'analisi sensoriale e alle sofisticazioni alimentari. Non mancherà, ovviamente, la lezione sugli aspetti nutrizionali e salutistici, mentre particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti riguardanti la storia del paesaggio agrario e, quindi, della pratica della transumanza e dei tratturi, attraverso un percorso che ripercorrerà le tappe della nostra storia, in compagnia di armenti attraverso paesaggi, cultura, tradizioni, come possibile risorsa di sviluppo.

Pratica della transumanza (Fonte Assomab)

I modulo: La civiltà del latte - allevamento e pratiche di caseificazione nel mondo antico. 
II modulo: Il latte - differenze di specie e influenza della nutrizione sulla composizione; l’industria del latte, tecnologia dei latti alimentari, frodi e analisi chimiche; l’allevamento bovino e ovi-caprino in Molise e razze autoctone.
III modulo: I formaggi - microbiologia lattiero-casearia, qualità microbiologica dei prodotti e trasformazione; tecnologia casearia, trasformazione e classificazione, i formaggi del Molise
IV modulo: Analisi sensoriale - principi di analisi sensoriale, fisiologia dei sensi e addestramento alla percezione dei diversi tipi di formaggi.
V modulo: Uscite didattiche presso le più importanti realtà operanti nel settore, sia di latte alimentare, che di produzioni di paste filate e formaggi stagionati di bovini, ovi-caprini e bufalini. 
VI modulo: Nutrizione - aspetti nutrizionali e salutistici dei diversi latti alimentari e dei formaggi, uso nella dieta. 
VII modulo: Normativa e controlli - aspetti normativi e legislativi, frodi alimentari, controllo qualità e HACCP, tracciabilità di filiera.
VIII modulo: Marketing e territorio - storia del sistema agrario e paesaggio, pastorizia, tratturi e transumanza, marketing e turismo rurale.

Foto Scuola del gusto
Il corso avrà la durata di circa 48 ore tra lezioni frontali, esercitazioni e visite guidate. L’inizio delle lezioni è fissato per mercoledì 14 gennaio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso l’auditorium dell’Istituto Agrario di Larino, orario che sarà rispettato per tutta l’attività didattica, salvo qualche eccezione che sarà comunicata preventivamente. Le lezioni si svolgeranno il mercoledì e/o il giovedì, in base alla disponibilità, mentre sabato 10 gennaio ci sarà l’evento di presentazione del corso, sempre presso l’Istituto Agrario, dove sarà presentato in maniera dettagliata tutto il corso nelle sue singole parti, oltre all'intervento di altri relatori che saranno anche docenti del corso. Si ricorda che sono disponibili 25 posti per studenti e 25 per consumatori e/o appassionati, e di non tardare molto giacché, gli altri anni, le iscrizioni si sono chiuse nel giro di qualche giorno. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al numero 0874 822160 o 0874 822211 (Istituto Agrario di Larino, dalle ore 9.00 alle ore 13.00) e chiedere di Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore del progetto, oppure scrivere una mail a scuoladelgustolarino@gmail.com.

Comunicato stampa

Scuola del gusto
scuoladelgustolarino@gmail.com



giovedì 11 dicembre 2014

LOVOLIO, GOCCIA D'ORO E SCUOLA DEL GUSTO: QUANDO LA CONDIVISIONE CREA CULTURA

Nell'ambito del premio Goccia d’Oro, il concorso che ogni anno elegge i migliori oli extravergini, Dop e Bio molisani, ideato e gestito dall'ufficio olivicolo dell’Arsiam di Larino, in particolare da Maurizio Corbo, grande esperto in materia e capo di un panel tra i più quotati a livello nazionale, si svilupperà, in quest’11a edizione, un convegno sulla cultura dell’extravergine, presso l’Istituto Agrario di Larino. Tale appuntamento, che s’inserisce nel percorso formativo pluriennale e multidisciplinare della “Scuola del gusto”, è la naturale conclusione di un percorso iniziato dodici mesi fa, che ha posto la cultura sull'olivo e sull'olio al centro di un lungo ciclo di lezioni, degustazioni e visite aziendali. In un’annata difficile come questa per l’olivicoltura, questo rappresenta un momento, insieme a produttori, operatori di settore e mondo accademico, per discutere delle criticità e di come si possano combattere, anche in ottica futura, anche figlie di disinformazione, luoghi comuni e gestione hobbistiche, prima che ambientali, climatologiche o entomologiche. “Cultura: l’extra della qualità”, rappresenta lo slogan migliore per rappresentare alcuni degli aspetti che hanno influito negativamente sul comparto, oltre alla mosca olearia, e di come il confronto e il dialogo possa essere motivo di crescita per tutti. 




L’evento, infatti, nasce dalla presentazione del libro dell’agronomo Cosimo Damiano Guarini, “Lovolio”, titolo evocativo dai diversi significati interpretativi e gioco di parole, un viaggio alla scoperta della pianta dell’olivo e del suo prodotto, attraverso il racconto di virtù, curiosità bellezza e cultura, grazie alla condivisione d’importanti uomini di cultura e scienza. “Con LovOlio ci si rivolge, soprattutto a un pubblico di non esperti; tanto che il libro esprime intenti deliberatamente educativi, con la dichiarata intenzione di formare e far aprire la mente a nuovi stimoli”, queste sono le considerazioni di Luigi Caricato nella prefazione, oleologo, scrittore e giornalista di chiara fama, che ha editato il libro come Olio Officina. A firmare i contributi dei vari capitoli, oltre all'autore e anima del volume, c'è lo stesso Luigi Caricato; il giornalista Sandro Vannucci; il neurologo e psicoterapeuta Massimo Marianetti; il prof. Maurizio Servili, esperto di chimica dell’olio; il prof. di chimica farmaceutica e tossicologia Carlo Franchini; Luca Crocenzi, della Borsa Merci Telematica Italiana e il presidente nazionale dell’Ail, il prof. Franco Mandelli. Proprio all'Associazione Italiana contro le Leucemie andrà una parte del ricavato dalla vendita del volume, quindi, l’olio come simbolo di pace e di fratellanza.

Cosimo Damiano Guarini

Il convegno, moderato da Pasquale Di Lena, Presidente onorario delle Città dell’olio, e padre di tante iniziative sulla promozione dell’extravergine, vedrà il contributo di Maria Lisa Clodoveo, ricercatrice presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, che parlerà in particolare degli aspetti relativi all'estrazione dell’olio, e di Sebastiano Delfine, ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell’Università del Molise, che, invece, si soffermerà più sugli aspetti riguardanti il ruolo dell’olivicoltura all'interno del paesaggio agrario, che fanno anche del Molise, uno scrigno di grande valore. Non mancherà l’apporto tecnico dell’Arsiam, che vedrà Maurizio Corbo impegnato nello snocciolare tutte le criticità di quest’annata, non senza porre l’accento su tutte le contraddizioni che ci sono nella filiera, dalla gestione degli oliveti

Maurizio Corbo durante una lezione del corso

Non poteva mancare anche l’intervento di un curatore di una guida, non una qualsiasi, ma la prima guida online disponibile in rete, “Extravoglio”, realizzata da Piero Palanti, romano, che si definisce prima di tutto un genitore, poi un consumatore e finalmente un assaggiatore in quest’ordine preciso, poiché comporta degli obblighi ben precisi, secondo lo stesso. “Come genitore ho doveri assoluti, e mi sono basato su molti di essi nel creare il regolamento della guida, in questo momento mia figlia non può scegliere e quindi sono le mie scelte che le insegneranno a capire e scegliere a sua volta. Come consumatore sono curioso, esigente e cerco di non cadere nella trappola della pubblicità. Come assaggiatore le cose non sono più semplici che prima, anzi, oggi la professionalità è la carta vincente, nell'assaggio dell’olio sono assolutamente intransigente. La speranza è che questa guida possa aiutare genitori consumatori, assaggiatori e produttori e che tutti possano incontrarsi in modo razionale”.

La guida online

Una giornata sulla cultura dell’olio, quella di sabato 13 dicembre, cui non bisogna mancare, perché ci sono gli ingredienti giusti per parlare di tutti gli aspetti del simbolo della dieta mediterranea, dell’identità di un popolo e della sua cultura, oggi snaturato da scandali, comunicazioni negative e disinformazione, un alimento funzionale, simbolo di gusto, salute e benessere. Non mancate.

Scuola del gusto
scuoladelgustolarino@gmail.com


mercoledì 10 dicembre 2014

EXPO 2015 PATROCINA IL NUOVO PROGETTO DELLA SCUOLA DEL GUSTO

Dopo lo sviluppo della filiera vitivinicola, con “Un Molise divino”, di quella olivicolo - olearia, con “Un Molise Extra-Ordinario”, la “Scuola del gusto”, il progetto pluriennale e multidisciplinare che, ormai, è un punto fermo nella formazione di studenti e consumatori sulla qualità delle produzioni agroalimentari, ambientali e culturali in Molise, pone ai nastri di partenza il terzo percorso formativo, dal prossimo mese di gennaio 2015, attraverso l’articolazione della filiera lattiero-casearia. Il progetto, sempre a firma di Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore, che vedrà il suo sviluppo nell'anno dell’esposizione universale, ha avuto il patrocinio come “Progetto Scuola di Milano Expo 2015”, un riconoscimento prestigioso che premia le attività svolte, e da svolgere, vicine al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. 

Treccia filata a mano (Foto Sebastiano Di Maria)
Tali attività, tra lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio e analisi sensoriali - completamente gratuite, vale sempre la pena ricordarlo - si svolgeranno presso l’Istituto Agrario di Larino, mentre le visite aziendali riguarderanno le realtà produttive più importanti della Regione. Sarà riproposto il consolidato schema formativo, attraverso la trattazione organica di tutti gli aspetti del settore lattiero-caseario, dalla produzione alla trasformazione, mettendo in risalto il legame con il territorio e la sua storia. Si partirà come sempre dall'aspetto storico-antropologico, attraverso la civiltà del latte, tra allevamento e pratiche di caseificazione del mondo antico, passando per l’allevamento delle diverse razze e specie, sull'influenza dell’alimentazione nella composizione e sull'attitudine alla caseificazione, l’innovazione nel rispetto della sostenibilità ambientale. Sarà poi la volta della parte riguardante la microbiologia e tecnologia lattiero-casearia, all'industria dei latti alimentari, all'analisi sensoriale e alle sofisticazioni alimentari. Non mancherà, ovviamente, la lezione sugli aspetti nutrizionali e salutistici, mentre particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti riguardanti la storia del paesaggio agrario e, quindi, della pratica della transumanza e dei tratturi, attraverso un percorso che ripercorrerà le tappe della nostra storia, in compagnia di armenti attraverso paesaggi, cultura, tradizioni, come possibile risorsa di sviluppo. 

Munta delle pecore durante la transumanza (Foto famiglia Romualdi di Larino)

Ancora una volta, come approfondimenti, saranno proposti incontri e seminari tematici, con la cultura al centro, che svilupperanno aspetti riguardanti il percorso, nelle diverse sfaccettature. Le lezioni vedranno l’apporto tecnico-scientifico di docenti dell’Istituto, di accademici di diverse Università, di professionisti del settore, oltre che da operatori direttamente impegnati nelle singole filiere produttive. Come per il vino e l’olio, saranno riproposti, al termine delle attività, gli “Itinerari del gusto”, veri e propri percorsi attraverso il territorio, tra paesaggi e cultura, tra ambiente e arte, tra produzioni agroalimentari e archeologia. Tutti i dettagli del percorso formativo saranno resi noti nei prossimi giorni - contestualmente partiranno le iscrizioni, tra studenti e non - cui farà seguito un convegno di presentazione del corso, alla ripresa dell’attività didattica nella scuola, dopo la pausa delle festività natalizie. 

Comunicato stampa

Scuola del Gusto
scuoladelgustolarino@gmail.com


mercoledì 3 dicembre 2014

LE RAPPRESENTAZIONI DEL VINO ATTRAVERSO LE GENERAZIONI

Nessuna altra categoria merceologica è stata in grado di sviluppare una propria poetica altrettanto raffinata, complessa e dettagliata come quella della produzione del vino. L’enologia si trasforma così in enosofia. È importante però che gli imprenditori, i comunicatori del vino, chi si occupa di vendite al dettaglio non cadano nella trappola della componente retorica del ricco repertorio di favole che hanno contribuito a creare e sviluppare alcune riflessioni anticonformiste circa la possibilità di adattare il vino ai gusti dei consumatori, soprattutto quelli di domani. È quindi necessaria una rivisitazione che appare iconoclasta, nei modi con i quali si comunica oggi il vino. Anche se il vino affonda le sue radici nella cultura dei Paesi del Mediterraneo, è impensabile che nel giro di qualche decennio i suoi popoli si siano trasformati da contadini malnutriti in raffinati intenditori. Per secoli si è bevuto vino di bassa qualità. Fino agli anni ‘60-’70 si trattava di vino auto-prodotto, acquistato generalmente sfuso. Con il distacco della società italiana dai suoi retaggi contadini, il consumo del vino, ha subito l’effetto di altri prodotti elitari: le masse hanno iniziato a copiare le abitudini dei ceti privilegiati, a rivendicare una propria cultura e soprattutto a parlare... 


L’abitudine a bere bevande alcoliche non si acquisisce spontaneamente, ma si realizza per imitazione dello stile della famiglia e dei gruppi sociali di appartenenza. Oggi i giovani bevono raramente vino a casa e frequentano luoghi di aggregazione dove il vino ha spazio quasi nullo. Dove impareranno allora quel vocabolario di sensazioni gustative che è negli enunciati degli opinion leader? Sono i luoghi di produzione, i territori e le cantine accoglienti, che riescono sempre più a dare la carica suggestiva del prodotto all'immaginario dell’enonauta, ma si tratta di una iniziazione riservata a pochi. Il destino del vino, che piaccia o no, è nelle mani dei grandi retailers che stanno operando sul vino un sostanziale sovra investimento, rappresentato da un buon prezzo, da un assortimento il più ampio possibile ed un'ambientazione suggestiva dell’“enoteca”. Ci si augura, allora, che in questo periodo di crisi, come era avvenuto all'epoca dello scandalo del metanolo, possa esserci un rinnovamento capace di trasformare le minacce in opportunità.

Fonte: Tre Bicchieri Gambero Rosso (articolo a firma del prof. Attilio Scienza)



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