martedì 29 maggio 2012

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PASQUALE DI LENA: "AGRICOLTURA E TERRITORIO"

Una presentazione in anteprima, grazie all’associazione degli ex allievi, giovedì 31 p.v. alle ore 11, all’Istituto tecnico “San Pardo” Agrario e Geometri di Larino, che ha diplomato, tra i primi, perito agrario l’autore del libro, Pasquale Di Lena. Questo nuovo libro “Agricoltura e Territorio”, appena uscito per la collana “Cibo e Identità” di AGR Editrice di Ripalimosani, grazie alla CIA Molise, la Confederazione Italiana Agricoltori, presieduta da Luigi Santoianni e diretta da Donato Campolieti, è dedicato alla terra di origine dell’autore, il Molise, e a quella adottiva, la Toscana, in particolare i mezzadri, che hanno inciso molto sulla sua esperienza di quarant’anni di vita nella regione che tutto il mondo desidera visitare. Un libro che raccoglie gli articoli scritti negli ultimi due anni dall’autore, pubblicati da periodici nazionali e dalla stampa molisana, che parlano di agricoltura e ambiente, paesaggi e biodiversità, eccellenze Dop e Igp, Doc e Docg, gastronomia e turismo, con molti riferimenti al Molise.


Un libro che testimonia l’esperienza dell’autore, quale direttore dell’Enoteca Italiana di Siena, per la comunicazione e il marketing, dopo essere stato un dirigente dell’Alleanza dei Contadini e della Confederazione Italiana Coltivatori (CIC) della Toscana, le due organizzazioni che rappresentano le radici della CIA,  l’organizzazione professionale presieduta, a livello nazionale, da Giuseppe Politi. In tal senso la presentazione di questa importante esperienza, riportata in copertina a mo’ di curriculum,   utile per capire le ragioni della dedica e la passione dell’autore per l’agricoltura e il mondo contadino. “Un libro di grande attualità– ha affermato il Presidente della CIA Molise, Luigi Santoianni – che la Cia Molise ha fatto suo e vuole utilizzare quale contributo al rilancio dell’agricoltura, che merita, insieme all’ambiente, alla biodiversità ed alle tradizioni, di tornare ad essere il perno dello sviluppo economico.  L’affermazione di questa centralità è strategica per salvare un mondo, quello contadino, ancor prima che un fondamentale settore dell’economia, e per tracciare quel nuovo percorso di cui ha bisogno il Paese, il Molise, l’Europa e il mondo, se non vogliono rimanere soffocati dalla crisi.   Non dimentichiamo - ha subito dopo ribadito il direttore di questa importante organizzazione, Donato Campolieti -  che l’agricoltura è cibo e, per quanto riguarda il Molise, un cibo fortemente caratterizzato da qualità e salubrità, due valori che il libro descrive con dovizia di particolari. La pubblicazione, infatti, racconta il Molise e i suoi  prodotti, in particolare il vino e l’olio, ma, anche, i salumi, i latticini e formaggi, il tartufo e i deliziosi piatti di una cucina ricca di profumi e di sapori. Un libro – ha poi concluso Campolieti – che vogliamo mettere a disposizione non solo dei nostri bravi dirigenti e collaboratori, dei  nostri iscritti, in particolare i tanti giovani, ma diffondere e far conoscere anche ai cultori e consumatori. Non a caso la presentazione in anteprima, grazie all’Associazione ex allievi dell’Istituto Agrario, giovedì 31 ore 11, all’Istituto Agrario e per Geometri “San Pardo” di Larino.” Una pubblicazione che riporta in appendice la dichiarazione di Nyeleni dello scorso luglio, a significare, con la continuità di un discorso, che viene da lontano, dell’autore e della stessa CIA, la piena condivisione con le risoluzioni di questo importante incontro internazionale che il mondo della politica, del sindacato e, soprattutto, della gran parte degli economisti (sempre più smentiti dalle conseguenze drammatiche della crisi), farebbero bene a leggere per capire il percorso da tracciare senza perdere altro tempo prezioso. Un libro ricco di stimoli e bello anche sotto l’aspetto grafico, grazie all’impegno della piccola nuova casa editrice molisana, l’AGR EditricE, che ha pubblicato altri interessanti libri firmati da Di Lena. Ben nove titoli, alcuni dei quali tradotti in diverse lingue: “Là dove la Terra dona” e “Andar per Olio nel Molise” edizioni 2011 e 2012,  per conto della Provincia di Campobasso e della Regione Molise; “Molise, il piacere di una scoperta” per l’Unione delle Provincie molisane, la Regione Molise, e, ultimamente, per  la ATM, la nuova azienda di trasporti, tradotto in inglese (sei ristampe), spagnolo e tedesco; “Taste Italy”, in inglese, e “Atletica, coltiva la conoscenza” per conto della Fidal Servizi e, anche, il libro di poesie uscito lo scorso anno, “Carolina dice, da qui si vede il mondo”. Un incontro con gli studenti e gli insegnanti dell’Istituto “San Pardo” quello di giovedì 31, aperto a chi vuole entrare nel merito delle questioni che toccano un settore produttivo  e il complesso e variegato mondo agricolo, sapendo che esse riguardano tutti e, come tali, hanno bisogno di un diverso approccio culturale dopo cinquant’anno di lento e costane accantonamento e abbandono, che oggi paga l’agricoltura e, anche, il Paese.
Cia Molise - Ufficio Stampa

 

domenica 27 maggio 2012

CONTRIBUTI VIDEO DAL CONVEGNO SULL'IMU

Il 23 Maggio si è svolto presso l'Istituto Tecnico Agrario di Larino, promosso dall'Associazione ex-allievi, un convegno sull'ultima imposta propinataci dal governo, che sostituisce, di fatto, la vecchia ICI. Di seguito troverete i contributi video del convegno. Prima una disamina sulla normativa, da un punto di vista legale, seguita poi un esempio pratico, rendono tutto più chiaro. In effetti, pur dipendendo da molti fattori, l'imposta fa meno paura. Perchè? Lo scoprirete da soli. Buona visione.


Avv. Vincenzo Notarangelo (parte 1)

Avv. Vincenzo Notarangelo (parte 2)




Dott. Tonino Albanese (parte 1)

Dott. Tonino Albanese (parte 2)

 

venerdì 25 maggio 2012

BENI CULTURALI ANCHE LA CUCINA E LE NOSTRE ECCELLENZE ALIMENTARI

In una situazione segnata da un buio pesto, anche una lucciola fa luce. In verità, se è confermata la notizia e, nel frattempo, l’iniziativa prende piede e va avanti fino a trovare una sua conclusione e realizzazione, la lucciola prende la forma di una lampadina e, come tale, può illuminare un’intera stanza del Palazzo (l’Italia) nascosto sempre più dal buio della crisi che non trova, per ora, tregua.
Parlo della proposta del Ministro del Turismo, Onaghi, di lanciare un progetto che, in termini di tutela e promozione, mette le nostre eccellenze alimentari e la nostra cucina sullo stesso piano dei beni culturali, affermando una verità che quanti seguono e amano l’enogastronomia conoscono da sempre: il cibo è cultura, come lo è il vino, l’olio, la pasta, il basilico, l’asparago, il formaggio, il prosciutto, la pampanella, la ventricina, la passata di pomodoro, il brodetto alla termolese di Tornola, la stracciata, il fusillo, il cavatello, il caciocavallo, la ciabotta e tant’altri prodotti e piatti ancora, che rendono ricco di profumi e di sapori, di biodiversità il Molise, come ognuna delle rimanenti diciannove regioni italiane.
Una verità ben nota all’Unesco che ha già riconosciuto come beni dell’umanità la gastronomia francese e la Dieta Mediterranea, considerandoli, cioè, beni culturali di straordinario valore.

Il Ministro Lorenzo Ornaghi
Una proposta che, se ben concertata con altri ministri, in particolare quello dell’Agricoltura e del Turismo, può determinare l'avvio del rilancio dell’agricoltura, che è il grande contenitore di queste culture e il motore vero di quella ripresa di cui ha bisogno il Paese, l’Europa, il mondo.
Trovo di straordinario interesse e grande attualità l’idea progettuale del Ministro Onaghi, e, penso, che le regioni, soprattutto il nostro Molise, farebbero bene a recepirla subito, per renderla tracciato di un percorso segnato fortemente da una strategia di comunicazione, quale premessa, e non conseguenza com’è stato fino ad ora, di una programmazione. E questo per assicurare ai produttori quel valore aggiunto che solo il mercato dà e che serve per la programmazione e la crescita di un’azienda.
L’idea del Ministro è per me, ripeto, davvero interessante perché rimette al centro del discorso il valore e il significato dell’agricoltura, cioè il settore per lungo tempo messo da parte e che, ora, con la crisi, consuma la sua vendetta. Per esempio, con risultati sorprendenti sulla bilancia dei pagamenti, essendo l’agroalimentare (nonostante la crisi che lo attanaglia da anni) l’unico settore economico che registra il segno positivo; l’immagine nel mondo della nostra cucina e dei nostri prodotti colorati di primati Dop e Igp, Doc e Docg; la crescita costante del turismo enogastronomico grazie alle bontà delle nostre eccellenze, che sono testimoni prestigiosi e, come tali, comunicatori e promotori di stupendi territori.
Un’idea che – ne sono convinto - aiuta a trovare il capo del filo di una matassa molto ingarbugliata e che rischia di ingarbugliarsi sempre di più. Il filo che porta a scommettere su due nostre fondamentali risorse, agricoltura e cultura, le sole che abbiamo e si possono trovare ovunque nel nostro Paese e nel nostro Molise.
Un accoppiamento che, unitamente ai valori paesaggistici e ambientali, segna la storia del territorio ed esprime l’identità di ognuno.

Pasquale Di Lena

LA FESTA DI SAN PARDO A LARINO: CI SIAMO!!!

E’ giunta l’ora di una delle feste più belle d’Italia, la festa di San Pardo, il Santo patrono di Larino e di tutta la diocesi. Oggi, 25 maggio 2012, alle ore 17.30, dal Centro storico medioevale partirà un affascinante corteo processionale, con oltre 120 carri trainati da buoi e addobbati a festa,  che si dirigerà a Larino Pian San Leonardo alla volta della cappella di San Primiano. In questo primo  giorno di festa, la cerimonia prevede l’invito alla festa,  da parte di San Pardo, rivolto a tutti i santi tra cui San Primiano, il compatrono del centro frentano. I carri, dopo aver prelevato il simulacro di San Primiano, festosi, illuminati da centinaia di fiaccole, torneranno, nella tarda serata,  nel centro storico. Il 26 maggio l’elegante processione, con  tutti i carri artisticamente addobbati ricoperti di fiori e pregiati tessuti e trainati da buoi,  interesserà le vie del centro storico. In processione saranno portate le reliquie e  il simulacro di San Pardo e quello di tutti i santi. Il 27 maggio , dalle ore 10.00, la processione partirà dal centro storico per fare meta nuovamente alla cappella di San Primiano per riaccompagnare il simulacro di San  Primiano, martire larinese, compatrono di Larino e Patrono di Lesina. Dopo una pausa, in cui si consumano pietanze locali, è previsto nel pomeriggio il ritorno nella Larino medioevale per la chiusura della festa.

La festa ricorda il trasporto delle reliquie del Santo nel 842 d. C da Lucera a Larino, su un carro trainato da buoi. Con la festa i “larinesi” di tutta la diocesi ringraziano, per intercessione di San Pardo e dei patroni degli altri centri del territorio, Dio per tutto quello che ci ha donato. Tre giorni di festa ricchi di emozioni, di colori, di sapori, di odori, un’avventura indimenticabile, da vivere!!! Nella festa saranno protagonisti interessanti canti devozionali tra cui il “ recente” Inno a San Pardo e l’arcaica laudata, carrese o carrera di San Pardo, un suggestivo canto monodico, una bellissima preghiera cantata con riferimenti al ciclo della natura e alla nostra storia. L’Ecomuseo itinerari frentani nei giorni della festa distribuirà il recente DVD sulla festa di San Pardo presso la Sala Panel di Larino, dove è stata allestita un’esposizione che rappresenta gli elementi culturali dell’area “larinese”.

Marcello Pastorini ( Ecomuseo Itinerari Frentani)

martedì 22 maggio 2012

L'ISTITUTO AGRARIO DI LARINO AL CENTRO DELLA SPERIMENTAZIONE CEREALICOLA

Presso l’azienda dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino sono in corso delle prove sperimentali in campo di cerealicoltura, che fanno capo a un progetto di filiera sulla pasta interessando, di fatto, i pastifici più importanti dell’Italia centrale, tra cui la De Cecco. Le prove sono eseguite in partnership con la Pro.Se.Me. srl, azienda leader in Italia nella sperimentazione e miglioramento genetico, con sede in Piazza Armerina in provincia di Enna. La mission dell’azienda siciliana è quella d’incrementare continuamente le sue conoscenze nel campo della ricerca, valorizzando il miglior materiale genetico al fine di ottenere sempre nuove varietà di cereali da mettere a disposizione delle società sementiere e delle aziende agricole. I campi sperimentali presenti nell’azienda dell’Istituto sono sotto la supervisione del Prof. Fortunato Calcagno, genetista e costitutore d’importanti varietà di frumento duro, della storica e celebre Stazione Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone. La scorsa settimana, sotto gli occhi attenti degli studenti dell’Istituto, di operatori di filiera e d’imprenditori agricoli che operano nel campo cerealicolo, si è svolto un incontro divulgativo con l’importante genetista, una vera e propria esperienza formativa senza precedenti nella nostra zona. Il Prof. Calcagno è stato il padre di varietà molto diffuse in tutta Italia, dal Simeto del 1990, fino alle ultime varietà come Catasta, Core, Mimmo e altri. Il processo di selezione di una nuova varietà è veramente lungo e laborioso, solo dopo circa 10-15 anni di sperimentazioni (si tratta di ricerca tradizionale e non di manipolazioni mediante l’uso di OGM, risolvibile in soli 10-15 giorni), fatte di test in pieno campo di resistenze alle crittogame, alle diverse condizioni pedoclimatiche e ad altri parametri, si può iscrivere la nuova varietà al relativo registro nazionale e dopo ulteriori due anni di prove in campo si passa alla commercializzazione.


Nella giornata in campo il Prof. Calcagno ha ripercorso tutti i sentieri del miglioramento genetico nel settore cerealicolo, in particolare quelli tradizionali dell’incrocio semplice e della selezione, illustrando agli alunni le caratteristiche degli ideoitipi varietali presenti nelle prove sperimentali in campo allestite dall’Istituto Tecnico Agrario. In questo periodo nell’azienda agraria dell’Istituto sono in corso anche altre prove sperimentali: oltre a quelle varietali su frumento duro, abbiamo la prova nazionale sui cereali autunno-vernini, con trenta varietà di frumento duro, trenta varietà di frumento tenero e ventiquattro varietà di orzo; campo sperimentale di colza, di girasole e di mais; è stato appena impiantato un campo catalogo di olivo con venti cultivar autoctone molisane. Mercoledì 23 Maggio e giovedì 24 Maggio, infine, si svolgeranno altri due incontri organizzati con l’associazione ex-allievi, sia nella sede che nell’azienda dell’Istituto, con altri esperti del settore, al fine di illustrare i risultati di altre prove sperimentali oltre che un incontro dibattito sull’IMU e sulle relative implicazioni nel futuro delle aziende agricole. Il lavoro dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino, come testimoniato anche dallo stesso Prof. Calcagno e dagli altri operatori del settore, sta dimostrando, ancora una volta, che la sua notorietà è riconosciuta ampiamente al di fuori dei confini regionali grazie alla bontà della propria attività di formazione e sperimentazione.

Parte 1


Parte 2


Parte 3


Sebastiano Di Maria

sabato 19 maggio 2012

QUALE FUTURO PER LA NOSTRA AGRICOLTURA?


Nelle giornate di mercoledì 23 e giovedì 24 si terranno, preso la sede dell'Istituto Tecnico "San Pardo" Agrario e per Geometri di Larino, in collaborazione con l'Associazione ex Allievi dell'ITAS, dei seminari sulle prospettive future della nostra agricoltura. Nella prima giornata si cercherà di fare luce sull'Imposta Municipale Unica (IMU), che colpirà anche le aziende agricole, partendo dall'aspetto normativo per finire agli effetti della stessa attraverso casi concreti di studio. Nella giornata successiva, invece, si parlerà dello stato dell'arte nella sperimentazione cerealicola attraverso lo studio dei diversi fattori della produzione, illustrando i dati delle prove in campo pluriennali svolte presso l'azienda dell'Istituto seguiti, per tutti gli interessati, da una visita guidata nel pomeriggio per toccare con mano la realtà produttiva.


NON MANCATE



LOCANDINA



mercoledì 16 maggio 2012

QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: AUSTERO SENZA UNA SBRODOLATURA



Nero. Assoluto. Tinge che è un desìo e fa proprio fatica a diventar purpureo, anche se lo schiacci ai bordi del bicchiere. Preferisce il nero, lui. Densità e supponenza inchiostrate. La luce non ha scampo. Into the black.
Prima sorpresa: il naso. Profondissimo, viscerale, succo di frutti neri del bosco (what else?), liquirizia, spezie fini, humus e violetta, pietra. Generoso, intenso, fiero, prim’attore, austero senza una sbrodolatura, in una parola coinvolgente.
Seconda sorpresa: la bocca. Straordinaria complessità, grande estratto ma altrettanto grande bevibilità, freschezza étonnante, progressione, avviluppo, tannini poderosi e melodiosi, maturità perfetta, nitidezza, bella gioventù, pulizia encomiabile nel lunghissimo finale, dai risvolti sentitamente minerali. Ecco qui ben esemplificato il “paradosso nero” di Cahors: un vino nero che ti incanta, un vino estrattivo che ti incanta, un vino alcolico (ma neanche troppo) che ti incanta. Peggio, anzi, meglio di così!
Equilibrio, razza e selvatica sensualità, dentro a un bicchiere appagante che non dimentichi, ad un prezzo che non so.


Fonte: L'AcquaBuona, Cahors AOC Le Vin Noir 2008 – Maison Rigal


Balanço - More (1999)

NB Per una lettura migliore della scheda si consiglia questo brano come sottofondo

ASPETTANDO SAN PARDO

Nei giorni 19, 20 e 21 Maggio 2012, l’Ecomuseo Itinerari Frentani  propone una serie di attività comprese nell’iniziativa “Aspettando San Pardo”. Le attività si svolgeranno a Larino presso la Sala Panel, il Chiostro dell’Episcopio e la Cattedrale. Nell’iniziativa è compresa la mostra, allestita presso la Sala Panel,  “La cultura agro-pastorale nelle opere di un larinese”, dello scultore Antonio di Prisco. Sarà possibile, grazie a Pina Vincelli, presso la Sala Panel, dalle ore 18.00 alle ore 19.30, partecipare ad un laboratorio sui “Fiori di Carta di San Pardo”. Il Dr. Guerino Trivisonno presenterà una raccolta delle sue splendide fotografie comprese in due mostre: presso l’Episcopio “La Cattedrale e la festa di San Pardo” e , presso la Sala Panel, “Il paesaggio, la storia, la natura, i monumenti del larinese”. Sarà possibile effettuare un “viaggio” nella flora locale, presso la Sala Panel, grazie all’erbario del Prof. Gildo Giannotti. Presso la Sala Panel, sono previste esposizioni di libri di Palladino editore (Paolo Gamba di Corrado Carano, Il Tarantismo molisano di Mauro Gioielli, San Pardo. Patrono principale di Larino e diocesi di Giuseppe Mammarella) e l’esposizione di strumenti della musica popolare del maestro Franco Izzi. Il 21 maggio, verrà proposto, anche un  laboratorio di ballo, sulla spallata,  a cura di Angelo Pannacchione.

Presso la Sala Panel, verranno esposti i vini della Cantine Angelo d’Uva e l’olio extravergine d’oliva dell’Oleificio Bruno Mottillo e sarà possibile partecipare a degustazioni, anche grazie alla collaborazione del dr. Sebastiano di Maria (ex allievi dell’ITAG) e ad un’analisi sensoriale dell’olio  a cura dell’Arsiam, ufficio olivicoltura, di Larino. Per il 20 maggio, su prenotazione, è prevista , a cura de “Il Cuore del Gusto” una degustazione di prodotti locali. Presso la Sala Panel, verranno proiettate immagini delle numerose attività effettuate dall’Ecomuseo Itinerari Frentani negli ultimi mesi. Il 20 maggio 2012 verrà proposta dalle ore 16.30, con partenza dall’anfiteatro di Larino, una particolare visita guidata con un percorso tra i siti archeologici, i monumenti, le poesie, i racconti, i canti, le tradizioni della nostra terra. Durante il percorso sarà possibile assistere ad alcune fasi della vestizione di un carro. Il 20 maggio 2012, presso la Cattedrale di Larino,  verrà presentato il film documentario inedito riferito alla festa di San Pardo con testi e regia di Giuseppe Mammarella e prodotto da Palladino editore e musiche dei Cantori della Memoria. Il Film è caratterizzato da immagini straordinarie della festa e della Cattedrale e inoltre nei testi vi è la certezza di una ricerca lunga una vita di uno dei più autorevoli archivisti del Molise. Il 21 maggio 2012, poi , il saluto finale a tutti i partecipanti presso la Sala Panel, a concludere un ricco percorso nella storia, nell’arte, nell’oralità popolare, nei canti e balli, nelle tradizioni, nella natura  e nei sapori della nostra terra, ovviamente, vi aspettiamo numerosi!!!
Per informazioni: 3406550584, itinerarifrentani@hotmail.it e www.itinerarifrentani.it .
Marcello Pastorini ( Ecomuseo Itinerari Frentani)

sabato 5 maggio 2012

FILM DOCUMENTARIO SULLA FESTA DI SAN PARDO

Nell’aria già si sente l’odore di una festa dai mille colori, suoni, che ti procura emozioni indescrivibili. La festa di San Pardo, esprime il legame della popolazione larinese con la cultura agro-pastorale, e forte emerge in essa la profonda devozione della nostra gente per il Santo Patrono di Larino e di tutta la diocesi.
La festa come da tradizione si svolgerà il 25, 26 (giorno del natalizio) e 27 maggio 2012.



Il 20 maggio 2012, alle ore 20.00, presso la Cattedrale di Larino, a cura dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, in collaborazione della casa editrice Palladino, verrà presentato un video inedito sulla festa, con testi e regia curati da Giuseppe Mammarella , responsabile dell’Archivio Storico Diocesano Termoli-Larino.
Le immagini del documentario sono riferite agli oltre 120 carri, trainati da buoi e vacche, addobbati a festa con fiori e coperte pregiate e alla splendida Cattedrale di Larino. I testi contengono elementi storici e notizie sulla festa che sono frutto delle ricerche di uno dei più bravi archivisti molisani, ovvero Giuseppe Mammarella. Nel filmato, emozionante è l’esecuzione della laudata o carrera di San Pardo da parte di Gennaro Miozza e Giuliano Maglieri componenti dei Cantori della Memoria.
Per prepararsi ad una delle feste più belle d’Italia, siete tutti invitati alla presentazione del film documentario, vi aspettiamo numerosi.
La presentazione verrà preceduta da una visita guidata a cura dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, con la possibilità di seguire le ultime fasi della vestizione di un carro, i dettagli verranno resi noti in un prossimo comunicato.

Marcello Pastorini (Ecomuseo Itinerari Frentani)

giovedì 3 maggio 2012

GLI APPUNTAMENTI DELL'ECOMUSEO

L’8 e 9 maggio 2012 i ragazzi della II B dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino, con l’organizzazione dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, parteciperanno ad una particolare gita scolastica visitando i siti archeologici( Anfiteatro , terme romane, mosaici policromi) e i bellissimi monumenti ( Cattedrale, Episcopio, Palazzo Ducale)di Larino, il borgo medioevale e la Chiesa collegiata Santa Maria Assunta di Montorio nei Frentani che custodisce opere d’arte di valore come i dipinti del fiammingo Teodoro D’Errico e del pittore settecentesco molisano Paolo Gamba del quale quest’anno ricorre il tricentenario, il sito archeologico di Gerione, il Borgo medioevale e il museo del Bufù di Casacalenda.


Cattedrale di Larino

La particolarità di questa gita è che verrà effettuata a piedi utilizzando sentieri, mulattiere, strade provinciali e comunali poco trafficate. Per gli studenti l’esperienza rappresenterà l’occasione per un’immersione nella splendida natura della Valle del Cigno. Nel percorso si degusteranno prodotti e pietanze locali, verranno ascoltati brani musicali , racconti, filastrocche, proverbi riconducibili ai preziosi elementi dell’oralità popolare della nostra terra.
Per gli studenti sarà possibile, con questa iniziativa, riscoprire gli elementi storici, tradizionali, naturalistici e culturali della propria terra, un modo per riappropriarsi della propria identità culturale e rivendicarla con orgoglio.

Ingresso Anfiteatro romano di Larino

Con questa iniziativa si vuole abbracciare il territorio, e lanciare un messaggio: basta visite guidate “standardizzate” e di tipo consumistico, valorizziamo il nostro territorio, i nostri prodotti, scopriamo la nostra storia, difendiamo i nostri angoli naturalistici, rivendichiamo con orgoglio l’appartenenza ad una terra costruita con la Fatija di chi ci ha preceduto!
Concludiamo con un messaggio per la gente del Molise: siamo certi, che questa iniziativa vale molto di più di tante belle parole e dei megaprogetti con cui si spendono migliaia di soldi pubblici , senza un ritorno di immagine per la nostra regione, tutto questo, alla faccia della storia, delle tradizioni e dello sviluppo della nostra terra!

La “Carovana Popolare” arriva sul tratturo Sant’Andrea-Biferno

E’ prevista per domenica 6 maggio 2012 l’escursione a piedi, in bici e a cavallo sul tratturo Sant’Andrea Biferno. L’escursione rientra nell’iniziativa dell’Ecomuseo Itinerari Frentani denominata “ Carovana Popolare”. La partenza è prevista alle ore 08.00 all’imbocco sul tratturo presente sulla statale 480( ora strada provinciale 167), venendo da Larino in direzione Ururi, poco prima del torrente Cigno.



Escursione

I Partecipanti percorreranno una decina di chilometri fino a raggiungere il fiume Biferno in località “ Ponte dello Sceriffo”, con un tempo di percorrenza di circa 3 ore . Durante il percorso sarà possibile immergersi nella cultura rurale del “ basso larinese”, assaporare i colori e i suoni della natura primaverile, riagganciarsi alla nostra cultura agropastorale e alla nostra storia.
Per gli interessati chiedere informazioni al 3406550584


Marcello Pastorini (Ecomuseo Itinerari Frentani)


mercoledì 2 maggio 2012

“MAIJE DDE LE DEFENZE”: E' ARRIVATA LA PRIMAVERA

“E Jecche a maije mije Dde le Defenze…E l’uoreje ja specate, lu grane mo cumenze”, sono i primi versi del canto, “Maije Dde le Defenze”, eseguito il 1 maggio a Lucito, in una splendida festa , fortemente ancorata ai bisogni e i valori della millenaria cultura agro-pastorale della gente molisana. Col canto, si augura a tutti buona salute e l’abbondanza alimentare. Il canto è effettivamente associato ad una questua: la gente dona prodotti genuini della nostra terra che vengono poi consumati dai cantori e dai musicanti. Un piccolo pagliaio, di circa 60 kg, costruito con giunchi e altre essenze vegetali, adorno di fiori, e primizie quali fave, con in cima rami di ginestra in fiore, è portato, smuovendosi danzando per le vie del grazioso centro del medio Molise, da un uomo, ed è accompagnato dai cantori e musicanti che eseguono il canto “Maije Dde le Defenze” . La tradizione è antichissima! L’arciprete Gennaro Piedimonte nel suo libro del 1899, “Notizie civili e religiose di Lucito” ( ed. Colitti), scrive : “ Da tempo immemorabile nel primo maggio si fa una festa floreale, quasi saluto alla primavera…”Dopo la descrizione del pagliaio, don Gennaro Piedimonte cita anche gli strumenti utilizzati per l’esecuzione del brano musicale: zampogna, tamburelli e castagnole.


In questi giorni L’Ecomuseo Itinerari Frentani ha incontrato, durante le prove, i cantori del “Maije Dde le Defenze”. I musicisti e i cantori ci hanno guidato nella scoperta del brano musicale e della festa. I membri dell’associazione Altair ci hanno raccontato che, da ricerche effettuate con gli anziani, è emerso che, agli strumenti musicali citati da don Gennaro Piedimonte, va aggiunto il bufù, utilizzato nel passato per accompagnare il canto. Inoltre dalla testimonianza di un anziano, Michele Di Carlo, è stato possibile ricostruire la “ scupina”: non una particolare zampogna (con chanter di canna), ma una particolare canna che opportunamente intagliata, diventa un’ancia e soffiandoci dentro emette una sola nota che fa da bordone e accompagna il canto.
In realtà la festa, per lo spopolamento, in seguito ai fenomeni migratori, rischiò la definitiva scomparsa. Tuttavia nel 1997, l’associazione culturale Altair, sulla base dei racconti degli anziani, la ricerca di documenti tra cui il testo precedentemente citato, rilanciò con successo l’antichissima manifestazione che ormai, da quindici anni, viene celebrata senza interruzioni. La melodia e il testo del canto “Maije Dde le Defenze” è stato conservato anche grazie al prezioso lavoro del compositore e pianista Vittorio de Rubertis. Lo studio musicologico del Maestro Vittorio de Rubertis, fu pubblicato nel 1920(vol XXVI, fascicolo n°1), nella “ Rivista Musicale Italiana”.


Lucito, nel passato, era uno dei centri del Circondario di Larino e proprio un celebre larinese si occupò della festa “Maije Dde le Defenze”. Infatti, il musicista e compositore larinese Adriano Lualdi, nel 1938, compose un’opera dal titolo “ Samnium” con brani sinfonici improntati al clima da festa di strapaese.
L’opera si compone di tre parti: I Mietitori di Vasto, La canzone della vecchia Larino e , per l’appunto, Il maggio della Defensa.
Quest’anno, il “Maije Dde le Defenze”, a cura dell’associazione Altair e della Pro loco di Lucito, si svolgerà il 1 maggio 2012, dalle ore 15.30: il ritrovo è previsto presso la palestra comunale di Lucito.
Per immergersi nei profumi della Primavera, vivere l’atmosfera di una festa arcaica, gustarsi i nostri prodotti genuini, ascoltare canti antichi della nostra cultura popolare non si deve assolutamente perdere l’occasione di partecipare ad una delle feste più genuine della regione: il 1 maggio, tutti a Lucito!

Marcello Pastorini ( Ecomuseo Itinerari Frentani)


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